PeaceLink Campania - Discarica Cantarella, è l’ora della bonifica

Articolo pubblicato su PeaceLink Campania il 27 settembre 2009 (link)

I duemila metri quadri erano stati utilizzati durante la crisi del 2004 A operare saranno i militari

Discarica Cantarella, è l’ora della bonifica

Mondragone, il Comune ha inviato una relazione a Bertolaso per sollecitare lo svuotamento dell’area

27 settembre 2009 - Gabriella Cuoco
Fonte: Il Mattino Caserta

Bonifica imminente per la discarica Cantarella. Il comune di Mondragone ha richiesto ufficialmente alla struttura militare (M.i.t.o.) del sottosegretariato all'emergenza rifiuti in Campania, di predisporre al più presto lo svuotamento del sito, che attualmente ospita diverse migliaia di tonnellate di rifiuti. «Abbiamo inviato al sottosegretario Bertolaso - spiega l'assessore comunale alle politiche ambientali, Mario Fusco - la relazione sulla caratterizzazione dei rifiuti della discarica di circa duemila metri quadri, nata nel 2004 per affrontare l'emergenza di quel periodo. A giorni, saremo convocati dalla struttura militare, per concertare le giuste mosse e disinnescare finalmente la bomba ecologica». Ma, la vicenda Cantarella non sembra essere l'unico nodo da sciogliere in materia rifiuti, specialmente se si tratta di normalizzare alcune zone della città litoranea e dintorni. Negli ultimi giorni, i riflettori dell'assessorato comunale sono puntati su una mappatura dettagliata di tutte le discariche presenti sul territorio dei cinque comuni dell'Ager Falernus (Mondragone, Sessa Aurunca, Cellole, Carinola e Falciano del Massico), il tutto per cantierare un progetto di bonifica dei rifiuti speciali e non. «Abbiamo già fatto un primo incontro con i sindaci aderenti all'iniziativa e un altro ce ne sarà venerdì prossimo, - dice ancora l'assessore Fusco - alla presenza dei tecnici dell'Astir spa, società regionale che si occupa della bonifica delle discariche in Campania. Intendiamo individuare tutte le zone agricole del comprensorio che sono ricettacolo di eternit e plastica di serra». Il primo step, secondo un resoconto degli intervenuti all'incontro, dovrebbe essere quello di sottoscrivere un protocollo d'intesa, per chiedere al Governo regionale, ed in particolare agli assessorati all'agricoltura e all'ambiente, di inserire nell'ambito del Por 1.2, finanziamenti per la bonifica degli appezzamenti di terreno della zona domizia. «A dire il vero - rincara Fusco - in questi ultimi tempi si stava rischiando di muoversi sempre in maniera unilaterale. E cioè, promuovere il vino Falerno e la mozzarella di bufala campana, vere primizie del territorio, senza soffermarsi nemmeno un attimo sul degrado ambientale in cui versa il settore agricolo». Una mappatura, corredata da rilievi fotografici, sarà quindi il passo iniziale per cominciare un battaglia, che a quanto pare accomunerà i sindaci dei cinque comuni della terra del Falerno. «Da tempo pensavo ad un progetto di questo genere, anche se il mio pensiero è sempre rivolto alla Cantarella, - conclude l'assessore comunale Fusco - ed è per questo che ho deciso, di comune accordo con il sindaco Cennami, di coinvolgere i colleghi degli altri enti locali limitrofi. Chiederemo finanziamenti per il nostro territorio malridotto, e se sarà necessario, useremo tutti i canali politici pur di arrivare ad una conclusione positiva». Intanto, in queste ultime ore, si discute anche sui dati relativi alla differenziata. A quanto pare, dall'analisi dei dati della raccolta differenziata effettuata a Mondragone emerge, in modo clamoroso, che la percentuale cittadina nell'ultimo periodo è scesa addirittura al 4% (dati di agosto), mentre la media dall'inizio dell'anno non si schioda dal 10% (anche se in alcuni mesi del 2009 ha superato il 27%). sIl calo costante e continuo desta sorpresa», dice l'ex assessore all'ambiente Giuseppe Piazza, in quota Pdl. «Credo che Mondragone - continua - rischi davvero il commissariamento. Inoltre, è noto a tutti che se per fine anno non si raggiungerà l'obiettivo minimo di raccolta differenziata, l'amministrazione dovrà aumentare la tassa sui rifiuti di ben il 25%»






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